Nel 2013, l’UNESCO ha proposto che il Decennio 2013-22 fosse dedicato al “Dialogo per l’avvicinamento tra le culture” “…per riaffermare l’ideale di un’umanità molteplice, dove la diversità culturale e il dialogo tra le culture potessero rafforzarsi vicendevolmente, e dove la cooperazione internazionale potesse essere rilanciata attraverso: educazione, scienze, cultura, comunicazione ed informazione per arrivare ad una reale conoscenza dei popoli e delle loro culture.”
(Irina Bokova, Direttrice Generale UNESCO 10/06/2013).
Il Centro UNESCO di Torino da trent’anni è attivo sul territorio piemontese, e non solo, per promuovere la conoscenza del nostro Patrimonio, parte integrante della nostra Cultura e della nostra storia. Da altrettanto tempo le attività sono volte ad incontrare le diverse comunità e culture presenti sul territorio per favorire, attraverso la conoscenza reciproca, il loro inserimento, nel pieno rispetto dei Diritti Umani e per un dialogo interculturale rispettoso delle peculiarità reciproche.
L’Associazione Nuova Generazione Italo-Cinese (ANGI) è nata a Torino come associazione spontanea di giovani Cinesi residenti in Italia, con lo scopo di incoraggiare la comunicazione e lo scambio a 360° tra Cina ed Italia, oltre ad assistere gli immigrati nel processo di integrazione. Essa si occupa di promozione della cultura cinese, dell’organizzazione di corsi di lingua per italiani e cinesi, organizza corsi di formazione ed eventi culturali.
Da anni la collaborazione tra ANGI e Centro UNESCO è attiva e ci ha visto lavorare insieme per favorire la conoscenza tra i due popoli e la loro pacifica convivenza.
Nel 2012, per celebrare il 40° anniversario della Convenzione per il Patrimonio Mondiale, il Centro UNESCO e l’Associazione ANGI, hanno collaborato per diffondere la conoscenza del Patrimonio ora, in occasione del 70° Anniversario UNESCO e di Milano EXPO 2015, per i numerosi turisti che verranno nel nostro Paese, abbiamo realizzato un’opera che si propone di far conoscere l’Italia e la Cina, le loro bellezze, naturali e culturali a chi non le ha ancora scoperte, attraverso i siti italiani e cinesi che sono stati riconosciuti dall’UNESCO Patrimonio Mondiale dell’Umanità.
È nato così il progetto di una pubblicazione che presentasse, in due volumi, uno per nazione, entrambi in Italiano e Cinese, il Patrimonio Mondiale UNESCO dei due Paesi che contano il maggior numero di Siti al mondo.
Il criterio utilizzato per ordinare i siti cinesi è differente da quello usato per il Volume I sui siti italiani: mentre per l’Italia si è scelto di raggruppare i siti per regioni, partendo dal Nord verso Sud, nel volume cinese è stata data una preminenza ai siti di Pechino e della sua municipalità. Partendo dal Nord, la presentazione procede secondo l’asse Est-Ovest, facendo riferimento alla storia della Cina che ha visto un susseguirsi di capitali e di flussi migratori dalle coste verso l’entroterra.
Il presente lavoro nasce anche da un personale interesse verso il patrimonio storico-culturale cinese di un giovane italiano, Corrado Pastore che, dopo aver visitato importanti siti cinesi come la Grande Muraglia e la Città Proibita, sentì il bisogno di informarsi meglio su quali fossero i siti protetti dall’UNESCO, all’interno del programma del Patrimonio Mondiale. Egli, grazie ad uno stage al Centro UNESCO di Torino, realizzò la sua Tesi di Laurea sui Siti Cinesi, Laurea che ottenne i pieni voti e il diritto di stampa. Buona parte del testo italiano dedicato alla Cina è il frutto dei suoi studi e della sua collaborazione con il Centro UNESCO e l’ANGI.
Ecco le basi del progetto che lega le due Associazioni, per la realizzazione di un’opera che comunichi a un pubblico vasto, attraverso il riferimento ai Siti inclusi nella Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO, le eccellenze di due Paesi come l’Italia e la Cina, lontani per realtà geografica e storica, ma con elementi culturali che possono avvicinare e favorire l’incontro tra persone provenienti da aree diverse, unite dalla globalizzazione del nostro tempo.
Il nostro scopo è far nascere interesse e curiosità verso il Patrimonio, nostro ed altrui, per favorire un dialogo che porti alla convivenza pacifica tra gli uomini.